Backstage: come è fatto questo sito.
Smanettare è un esercizio che con l'età diventa sempre più difficile. Comunque è quasi fatta! Il nuovo sito lo ripensavo da circa un anno.
Non è il solito sito su wordpress che mi da soddisfazioni su altri progetti. Qui serviva qualcosa di più agile e che in qualche maniera tornasse alle origini della parola 'blog', adeguandola ai tempi.
L'animo nerd mi ha fatto scegliere la piattaforma Ghost e, siccome debbo avere una taratura nel cervello per crearmi le difficoltà e superarle, è in self-hosting invece che comprare soluzioni chiavi in mano.
Per una volta mi ripetevo 'pensa ai contenuti che poi molli tutto' e invece no, pian pianino ce l'abbiamo fatta.
Per non tediarvi appunto qui delle risorse che poi servono soprattutto a me stesso se avessi qualche futuro problema.
E' un modo per dirmi bravo da solo visto che è tutta farina di un non informatico.
Questo sito è fatto con Ghost e qui i più tecnici possono capire le differenze con il più diffuso wordpress: https://ghost.org/vs/wordpress/
In sintesi: ghost vi sbarazza dal non necessario se volete una presenze in rete come autore, creatore di contenuti indipendente.
- Ghost è un alternativa se state pensando a Medium (morto e sepolto) o Substack che i più conosceranno come una piattaforma dove autori indipendenti pubblicano generalmente con piani freemium;
- Ha un editor fantastico che accetta i copia/incolla da word o da google doc a prova di idiota (niente editing, vera disperazione di wordpress!) , usa il markdown se proprio volete essere nerd, non dovete impazzire a cercare belle foto perché ha unsplash integrato;
- Ha un sistema interno di gestione delle newsletter senza che usiate servizi di terzi (es. Mailchimp). A proposito iscrivetevi, è gratis!
- Ha funzioni integrate di SEO per cui potete anche evitare di approndire l'argomento e dedicarvi ai contenuti;
- Integra la diffusione via social;
- I temi sono molto di meno rispetto al concorrente ma sono tutti mobile friendly dall'origine;
- Tutto questo senza perdere tempo in ricerca di plugin inutili con relative spese.
Se però volete gestire un e-commerce tornate su wordpress o alle soluzioni chiavi in mano presenti sulla rete.
Qualche piccolo svantaggio c'è: per sua natura non è totalmente personalizzabile. (Per esempio, troverete qua e là pezzi in lingua inglese immodificabili perché fanno parte della parte 'core' del CMS, ma la situazione non è detto che cambi presto).
Supporto italiano quasi inesistente come nei primi tempi dei blog (e questo è piuttosto affascinante per gli animi nerd).
E' sempre opensource!
Insomma, in teoria non svuota portafogli ma se vi piace e non siete nerd ci sono piani a pagamento (un po' costosi ma che evitano rogne e potete pensare ai vostri contenuti).
In alternativa per i piccoli progetti senza budget consiglio questo hosting https://digitalpress.blog su cui in passato (per dire) ho gestito il progetto di Assemblea Popolare Torino (tranne il dominio, tutto a costo zero. Doveva esserci la pubblicità ma in realtà non si è mai appalesata).
Per gli smanettoni l'alternativa per risparmiare soldi è un hosting su Digital Ocean.
Ci sono molte guide (in inglese). Potete avventurarvi anche senza sapere nulla ma vi incarterete per due aspetti principali di Ghost e soprattutto della gestione di un vero e proprio server: la gestione dei DNS e del server email (che è gestito da un servizio esterno Mailgun), l'ssh. E tante cose che neanche io conosco bene (Cloudfare chi era costui?)
La finisco qui. Non è detto che mi venga voglia di una piccola serie "Ghost for dummies"