#stradescolastiche. Proposte per un quartiere da 15 minuti /2
La settimana scorsa sono iniziate le scuole e la situazione delle #stradescolastiche nella mia circoscrizione è tornata a qualche mese fa: selvaggio west. Ho preso quindi la decisione di scrivere alle autorità competenti e alla preside una PEC.

La settimana scorsa sono iniziate le scuole e la situazione delle #stradescolastiche nella mia circoscrizione è tornata a qualche mese fa: selvaggio west.
Ho preso quindi la decisione di scrivere alle autorità competenti e alla preside una PEC.
Il testo mi sembrava molto rispettoso dei ruoli e della situazione, anzi l’idea era proprio aiutare una povera preside e una bravissima presidente di circoscrizione ad intraprendere delle azioni.
Ma dietro consiglio di principi del foro ho anche messo una locuzione tipicamente italiana.
La riporto tal e qual:
“In difetto di azioni concrete in tal senso, volte a prevenire situazioni di pericolo che possono riguardare la mia famiglia, sono mio malgrado costretto a dirvi che mi riservo di adire le competenti autorità giudiziarie.”
Il giorno dopo c’era una pattuglia che però si è limitata ad osservare e non ha chiuso la strada.
Ora la voglio dire chiaramente scaricare tutto sulle forze dell’ordine è già un fallimento.
Probabilmente la mia situazione specifica ha delle scelte nefaste della scuola che ha la fortuna di affacciarsi su un parco ma non frutta granché questa opportunità.
Ma la morale è che la gentilissima risposta delle forze dell’ordine è stata del tipo:
“ci eravamo fatti carico del problema e prospettato soluzioni ma poi non ci sono state più segnalazioni”
Io ne deduco che quindi nessuno abbia fatto periodiche verifiche e che, di conseguenza, si siano accontentati del fatto che le segnalazioni non ci fossero.
Morale se si è silenti, qui, anche i migliori progetti si perdono e questo è il frutto di una mentalità che vede le questioni della mobilità non affrontate in un’ottica del miglioramento continuo ma nell’ottica del se non ci disturba più nessuno abbiamo risolto.
E no. Non funziona così. Non si lavora per evitare la rogna quotidiana ma per far vivere bene e in sicurezza l’intera comunità. I dati parlano chiaro: i nostri figli sono esposti ad elevate concentrazioni di PM10 e biossido di azoto. Dovrebbe essere la priorità massima del Sindaco tutelare la salute e la sicurezza delle giovani generazioni.
E alla fine tutto questo ha determinato che la mia lettera sia alla base di altre due segnalazioni in altre parti della città.
Prometto di rivedere il testo e rendere il più chiaro possibile che lo spirito è di collaborazione (se questa cammina da sola nel tempo e non si ferma a minimi risultati parziali).
Chi fosse interessato mi contatti in privato.
Però bisogna seminare e, quindi, come consiglio a chi è interessato ad approfondire questi temi e sollevare lo sguardo più in là, suggerisco una guida agile che descrive quale dovrebbe essere - e già è in molti contesti - la svolta cui tendere parlando di mobilità urbana:
E' una guida proposta da Aforia e Punto3 due agenzie della sostenibilità che operano tra Friburgo e l'Emilia.
Qui in Piemonte cerchiamo di recuperare il terreno perduto. Vi ricordo che il programma di mette al centro la sfida della #mobilitasostenibile:
https://www.sinistraecologista.it/programma/
Non siamo tutti uguali. Noi abbiamo quella sensibilità perché è nelle nostre storie.
Se avete piacere potete votare il sottoscritto per la #circoscrizione3 nella lista Sinistra Ecologista.
La mia priorità sarà lavorare con le scuole per renderle più sicure ed accessibili ma soprattutto un luogo dove rendere visibile il cambiamento che ormai è diventato sempre più urgente.